Psicologia Transpersonale

Pubblico una breve sintesi sulla psicologia transpersonale. Una base importante per avvicinarsi alla psicosomatica e alla comprensione dei sintomi da una prospettiva che mette in evidenza come ogni malattia comunichi un messaggio. La cura consiste nel comprendere l’informazione per evolvere ad un livello di coscienza maggiore, togliendo così, significato alla presenza del morbus che andrà a perdere consistenza e in molte situazioni a dissolversi..

Di seguito il riassunto:

Con Psicologia Transpersonale si intende pertanto l’approccio che si occupa dello studio e della cultura della spiritualità e della comprensione dell’esperienza interiore di ordine trascendente.
Tale concetto di esperienza nel corso dei secoli ha ricevuto, dalle diverse tradizioni, denominazioni diverse: estasi mistica, esperienza cosmica, coscienza cosmica, esperienza oceanica, peak experience, nirvana, satori, samadhi, regno dei cieli.

Nella sua ricerca la Psicologia Transpersonale integra l’esperienza della Psicologia occidentale - soprattutto del filone gestaltico, esistenziale, umanista – con le tradizioni mistiche fondate sulla meditazione e con quelle sciamaniche fondate sull’estasi e sul contatto diretto con le forze della natura.
Subisce, inoltre, una forte influenza dalle più recenti acquisizioni della fisica moderna e della biofisica ed è in stretto rapporto con altre scienze quali: la sofrologia, la sociologia, l’antropologia e l’etnopsichiatria.

La Psicologia Transpersonale si caratterizza come il frutto del contributo di studiosi eterogenei per formazione e provenienza che misero al centro della loro ricerca psicologica la trascendenza dell’Io e l’esperienza spirituale.
Primo tra tutti da citare è Carl Gustav Jung, che postulò l’esistenza di un inconscio collettivo, da lui stesso definito uberpersonliche (transpersonale).
Secondo Jung è l’esperienza spirituale la via maestra per la risoluzione della nevrosi.

Successivamente fu Abraham Maslow, fondatore della Psicologia umanistica, a gettare le basi – forse più di chiunque altro – per la nascita della Psicologia Transpersonale come forza e realtà organizzata all’interno del panorama degli approcci psicologici.

Roberto Assagioli, colui che propose un approccio definito Psicosintesi che consentisse all’individuo di ampliare i confini personali per arrivare alla realizzazione di un Sé transpersonale, sembra sia stato il primo a coniare il termine Psicologia Transpersonale.

In seguito Pierre Weil, uno dei grandi padri di tale approccio, ha individuato i suoi confini e i relativi ambiti di intervento: coscienza, memoria, evoluzione e morte.

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