Squassano sbattono
onde, indaco blu
nero profondo
in questa notte di
luna spettrale.
Unica luce
sorge velata
Venere dolce,
amata.
Desiderio folle
di rara presenza
sussurra nel petto la tua
mancanza.
Tu sempre, mai
mio sarai.
Gira, si volta
abbraccia e inonda
urlo di Dio
nella steppa gioconda.
Verde radura
senza pecore al pascolo, bianco
sentiero dove mai
ho posto passo.
Grazie ad Aurora M.