Come era accaduto nelle notti precedenti non era riuscito a prendere sonno e stava in una condizione di semi veglia nel quale i pensieri, molto veloci, si confondevano come sogni. Suonò la sveglia in piena notte e subito scattò in piedi, si mise una maglia fresca e uscì dalla cella; camminò celermente per il corridoio , salì le scale e in un istante entrò nella chiesa, si inginocchiò e rimase in contemplazione. Vedeva le luci delle candele illuminare la stanza, alzarsi e abbassarsi; il vento caldo e forte abbracciava quel luogo musicando la propria voce.
Lui, all’apparenza immobile ed inebetito, stava a contatto con i propri abissi con sensazioni che mai aveva provato prima. Osservava alcune lacrime scendergli e cadere a terra e gli sembrava che stessero precipitando proprie parti corporee; a poco a poco cominciò a rasserenarsi. Si arrese e fece pace con la propria anima e con i propri demoni. Aprì gli occhi e osservò le immagini sacre innanzi a lui. Venne catturato da una figura che, gli parve stesse armonicamente sorridendo e si concentrò sul suo cuore all’apparenza vivo e pulsante. In quel momento capì !
Si mise in piedi, sorrise, con gioia serena si accostò alla tela, pose prima una e poi l’altra mano a contatto con l’organo vitale come per scavare, per aprire un varco e sgattaiolando scomparve all’interno. Il luogo rimase vuoto.
L’indomani giunse con inusuale lentezza e quando poco dopo l’alba scese per iniziare come sempre, o forse sarebbe meglio dire come mai, la giornata, si accostò alla colazione. Buonissimo quel miele sul pane !!
L.C.