Il progetto in essere intende verificare l’efficacia del supporto psicoterapeutico abbinato all’agopuntura a sostegno del soggetto con diagnosi oncologica. L’intento del lavoro di ricerca è una valutazione clinica e dei parametri legati alle analisi ematochimiche, abbinando ai controlli classici lo studio dell’infiammazione.
Saranno inoltre vagliati con tests i livelli di ansia, le variazioni del tono dell’umore e alla qualità di vita del paziente con patologia oncologica. Si valuterà l’efficacia su nausea, vomito, astenia, inappetenza, insonnia e disturbi dell’alvo.
Esistono numerosi lavori che hanno riscontrato l’efficacia della psicoterapia e dell’agopuntura nel paziente oncologico, l’attuale tendenza è di abbinare le due terapie, come è previsto a Milano alla Cascina Brandezzata.
L’ipotesi è che attraverso l’applicazione del modello psicoterapeutico proposto e all’agopuntura si possano ottenere modificazioni del vissuto psicologico dell’individuo tali da migliorare i criteri presi in esame e conseguentemente l’efficacia della terapia. S’intende, quindi, analizzare quanto l’abbinamento di assistenza psicoterapeutica e agopuntura sia importante nel gestire i numerosi eventi stressanti cui il paziente è sottoposto durante l’arco della malattia e gli effetti collaterali della chemioterapia e radioterapia, analizzando contemporaneamente il valore di tali fattori nel decorso della malattia.
Approccio psicoterapeutico:
Le sedute di psicoterapia si basano sull’esperienza fatta dall’oncologo statunitense Carl Simonton. Egli ha elaborato un metodo di sostegno psicologico avente l’obiettivo di insegnare ai malati oncologici un modo di vivere la loro malattia e i trattamenti in modo più costruttivo, aumentandone l’efficacia grazie ad una migliore gestione dello stress e delle emozioni. Stabilizzare il dolore emozionale consente, in tale impostazione, la stimolazione delle difese naturali dell’organismo e cioè del sistema immunitario.
Il paziente attua una ristrutturazione cognitiva tale da permettergli una visione nuova e consapevole della propria realtà. Viene stimolato ad impegnarsi attivamente nella direzione della sua guarigione senza attaccamento ai risultati. Il soggetto impara a re-interpretare la propria realtà, scoprendo nuove possibilità di scelta, riappropriandosi del potere di decidere consapevolmente ciò che vuole vivere.
Viene stimolato ad impegnarsi attivamente nella direzione della sua guarigione senza identificarsi ai risultati. Il metodo guida il paziente verso una presa di coscienza e verso la ricerca di una migliore qualità della vita che includa gioia e dolcezza insegnandoli a focalizzarsi sulle proprie potenzialità senza attaccamento ai risultati (lasciare la presa, integrare vita e morte, salute e malattia) riconoscere e rispettare i propri limiti e lavorare sulle proprie emozioni.
I principi del metodo:
1) Rilassamento, uso dell’immaginazione, Imagery
Il rilassamento del corpo prepara alla creazione d’immagini mentali.
La capacità di rappresentazione (tramite l’immaginazione) è uno strumento prezioso e indispensabile nel processo di guarigione che potenzia il sistema immunitario, riduce gli effetti collaterali delle terapie, rafforza la fiducia nel processo di salute.
2) Gestione dello stress e della comunicazione
Identificare le fonti dello stress e imparare a gestirlo in modo più sano.
Esplorare i principi della comunicazione per migliorare le relazioni interpersonali (spesso conflittuali per il paziente oncologico).
3) Gestione delle emozioni
Imparare a stabilizzare il proprio dolore emozionale. Identificare gli schemi mentali irrealistici e malsani che alimentano la sofferenza.
Trasformare le credenze malsane in pensieri sani basati sulla realtà.
4) Capacità di fissarsi degli scopi nella vita.
Scoprire e definire ragioni più profonde per vivere, fissarsi nuovi scopi e coltivare la speranza.
Ricercare tutte le attività e cose che alimentano la gioia, il divertimento, il piacere.
Stabilire un programma con obiettivi che producano gioia, benessere, che diano significato alla propria vita e che consentano di procedere per tappe verso la salute.
Nel processo psicoterapeutico vi è la possibilità di inserire sedute d’ipnosi clinica finalizzate alla diminuzione del dolore e al rilassamento generale.
TERAPIA CON AGOPUNTURA
L’agopuntura, nel trattamento dei tumori, non va ovviamente intesa come unica terapia, ma essenzialmente come supporto alle terapie occidentali. La sua attività non é limitata al trattamento del dolore, con riduzione della terapia farmacologica, miglioramento della qualità di vita e sollievo psicologico, come confermato da numerose ricerche, ma è utilissima nell’ansia, nella depressione e nell’insonnia nei pazienti affetti da tumore. Inoltre, trova indicazione anche sul piano del supporto nutrizionale, in pazienti con anoressia e cachessia neoplastica e nel migliorare la funzione intestinale, anche nei pazienti trattati con oppiacei.
L’indicazione principale è il trattamento degli effetti collaterali della chemio e radioterapia. Ha anche un effetto immunomodulante ed immunostimolante, come riportato già alla fine degli anni 80’ in un intervento di Claudio Corbellini ad un Convegno organizzato al Collegio Borromeo, con il patrocinio dell’Università di Pavia e del Policlinico San Matteo su esperienze italiane e studi ed esperienze cinesi.
Riportiamo alcune esperienze.
Una ricerca condotta presso l’Oncologia Medica dell’Università dall’Aquila, in donne curate con Tamoxifene per Cancro Mammario, ha riscontrato un netto miglioramento dei disturbi menopausali, indotti da tale terapia.
Un Ospedale newyorchese ha verificato l’efficacia dell’agopuntura nei confronti dell’astenia marcata insorta in pazienti che hanno effettuato trattamenti chemioterapici.
All’Ospedale Memorial Sloan-Kettering Cancer Center l’agopuntura è ampiamente utilizzata nel dolore e la pratica è giudicata efficace e sicura. Barry Cassileth e Gary Deng di questo Centro raccomandano: ”Una giudiziosa integrazione” al fine di ridurre i sintomi fisici e psichici, aumentare la qualità di vita e migliorare la relazione medico-paziente.
Andrea Cohen, oncologo della divisione di Scienze Respiratorie dell’Università del Colorado, che dirige il Programma di Ricerca in Medicina Alternativa e Complementare della stessa Università, conclude una sua ampia e rassegna sui risultati delle terapie con agopuntura in malati di cancro, con la seguente raccomandazione: ”Alla luce della nostra attuale comprensione dell’agopuntura e della sua efficacia, è ragionevole suggerirne l’uso per pazienti con difficile controllo degli effetti collaterali della terapia, come dolore, fatica, nausea e vomito e disturbi dell’umore”.
In Italia è stato effettuato dai Prof. Roberto Pulcri e Nicolò Visalli del Master d’agopuntura dell’Università di Tor Vergata di Roma uno Studio osservazionale dell’efficacia clinica dell’ago puntura nel trattamento degli effetti avversi dei chemioterapici. Sono stati eseguiti cicli d’agopuntura che hanno ridotto nausea e vomito con un’efficacia tra l’80 e l’85%. Il risultato complessivo è stato positivo anche per astenia, inappetenza, insonnia, disturbi dell’alvo.